lunedì 7 dicembre 2015

Mika heaven tour- Mandela Forum

Come amante della musica non posso che inaugurare questo blog con un concerto.
Ultimamente sono stata a molti concerti ma voglio parlarvi di quello della pop star libanese, Mika.
Il concerto si è tenuto al Mandela Forum, il palazzetto dello sport di Firenze, il 30 settembre 2015.

Micheal Holbrook Penniman Jr, in arte Mika, ha raggiunto il successo nel 2007 con il suo primo singolo 'Grace Kelly', dall'album 'Life in Cartoon Motion' e da quel momento ha continuato a fare emozionare i fan di tutto il mondo con 'Happy Ending'. Dal secondo album, 'The Boy Who Knew To Much' provengono le colonne sonore della nostra adolescenza: 'We Are Golden' e Kick Ass'. Nel 2012 è uscito il suo terzo album intitolato 'The Origin Of Love' che contiene un duetto con Chiara per la quale Mika ha scritto 'Stardust'. Quest'anno ha pubblicato invece 'No Place in Heaven', con cui ha cambiato lo stile delle sue canzoni rispetto ai primi due album. Quest'ultimo è infatti un album introspettivo e un inno alla libertà di espressione. A riprova di questo possiamo leggere i testi di 'Last Party', 'Staring at the Sun' e 'Good Guys'.


Dopo le polemiche che sono esplose sul web a seguito delle scritte omofobe sull'annuncio del concerto appeso a Firenze, Mika ha non ha reagito con grandi discorsi ma, resistendo all'impulso di lasciar correre, ha pubblicato sui social la foto del cartellone e non si è fatto travolgere da quello che da adolescente lo faceva soffrire.

Non si è fatto condizionare dall'avvenuto e ha rilasciato un'intervista molto toccante dove spiega che, a differenza del ragazzo che era stato, adesso ha una grande responsabilità derivante dalla sua visibilità per cui non poteva permettersi di girarsi dall'altra parte. Ha dunque lanciato l'hashtag #rompiamoilsilenzio a cui è seguita una forte risonanza con cui artisti italiani e milioni di persone hanno espresso la loro vicinanza e supporto all'artista e a tutte le persone che vengono discriminate ogni giorno. 




Potete trovare l'intervista su Repubblica qua: http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2015/09/20/news/mika-123267610/

Ma veniamo al concerto. 

I biglietti sono andati a ruba registrando il tutto esaurito. L'atmosfera che si respirava prima di entrare era calda, le persone erano allegre e solari tantochè le otto ore di fila sono passate velocemente. 

Abbiamo potuto goderci il concerto da una delle prime file nel parterre, per cui abbiamo vissuto tutte le emozioni amplificate al massimo. 

Solamente l'allestimento del palco meriterebbe pagine di descrizione: su tutto campeggiava l'insegna luminosa della scritta Heaven e un globo roteante, sulla sinistra era posto un caravan e sullo sfondo si alternavano scenari apocalittici. 






Sono le 21.00 al palazzetto, le luci calano e Mika entra con il suo cappotto lungo intonando la canzone da cui prende il nome l'ultimo album: No Place in Heaven. 
La sua energia è stata incredibile, ha travolto tutti, era come se tutto fosse trasportato fuori dal palazzetto per finire in un mondo parallelo, fatto di onde, luccichii ed armonia. Ha ballato per tutta la durata del concerto,non si è assolutamente risparmiato, coinvolgendo ed inducendo tutti a scatenarsi con lui. Nondimeno la sua performance vocale è stata ineccepibile, riuscendo a farci emozionare con le note più alte di Happy Ending e con quelle più basse di alcune parti di Promiseland. L'apice del concerto è stato raggiunto con 'Underwater', momento in cui il pubblico ha tirato fuori gli smartphone e, accendendo le torce, ha trasformato il palazzetto nell'oceano di cui parla la canzone. Mika si è rivelato una persona capace di emozionarsi, era visibilmente commosso e, chiedendo il telefono ad una ragazza in prima fila, ha diretto quel coro di luci e voci che difficilmente i presenti potranno dimenticare. Chiara ha poi fatto il suo ingresso sul palco per cantare 'Stardust' e stupire tutti per la complicità e l'amicizia che caratterizza i due cantanti.

Che dire, quasi due ore di canzoni elettrizzanti, completi esuberanti e falsetti inimitabili che a fine serata hanno lasciato i presenti senza voce.
Il concerto è stato dunque un crescendo di emozioni, andando ben oltre le aspettative di coloro che si aspettavano di assistere ad un semplice concerto in un palazzetto. L'artista infatti, che riempe gli stadi in Inghilterra e Francia, non è ancora abbastanza apprezzato in paesi come l'Italia da riuscire in questa impresa. 



Le caratteristiche che più apprezzo in un artista, e che Mika ha dimostrato di avere, sono l'umiltà (per niente facile da riscontrare in artisti del suo calibro), l'eleganza e sopratutto il sorriso stampato in faccia. Tra battute pronunciate nel suo italiano a volte improvvisato, le ripetute esortazioni ad essere noi stessi e a lasciarsi andare, la solarità che emana dalla sua persona, ho vissuto una delle serate più belle. Non mi resta che ringraziare e attendere con ansia il suo prossimo concerto. 


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